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"Nelle ultime settimane sono stati numerosi gli interventi in merito al futuro dell’Acquedotto Pugliese e del Servizio Idrico Integrato. Ben vengano spunti volti a fare chiarezza ed a ridisegnare – sempre all’interno dell’ambito normativo di riferimento – prospettive e processi decisionali ma mi auguro che quando si parla di acqua, per quel che da sempre ha rappresentato per la nostra regione in termini di ammodernamento infrastrutturale e di miglioramento delle condizioni di vita, non vi siano divisioni ma al contrario vi sia una visione univoca e convergente.
In qualità di Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese - soggetto rappresentativo dei Comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua cui spettano, tra i vari compiti, l’organizzazione unitaria del Servizio Idrico Integrato sulla base di criteri di efficienza ed economicità – ho partecipato a Roma lo scorso 4 ottobre ad un incontro tenuto presso Palazzo Chigi in merito alla prosecuzione del Servizio Idrico Integrato, attualmente regolamentato dal dispositivo legislativo che ha stabilito la titolarità della gestione del servizio in Puglia alla costituita società AQP sino al 2018. In tale incontro la Presidenza ha rappresentato la difficoltà nella individuazione di un percorso finalizzato a qualsiasi periodo di proro
ga, la cui competenza è rimessa solo ed esclusivamente alla potestà legislativa del Parlamento.

foto sindaco 1

Nell’apprezzare, quindi, che il Governo Regionale voglia utilizzare la gestione di Acquedotto Pugliese come cardine per la creazione di un’azienda multiservizi la quale, a partire dall’attività nel territorio pugliese, possa proporsi quale soggetto gestore nelle altre regioni individuate nel distretto meridionale dal governo centrale, superando la parcellizzazione ed assorbendo le funzioni oggi tenute da altri soggetti istituzionali di diversa natura giuridica, occorre tener conto di un’azione politica atta ad individuare la modifica legislativa più idonea.
Nello stesso decreto Sblocca Italia, peraltro, è stata data anche la possibilità ai Comuni, unitamente alla Regione, di individuare un affidamento in house ad AQP a cui sarebbe garantita la continuità gestionale delle opere ricadenti nel Servizio Idrico Integrato pugliese (e solo in quelle) per un periodo ben più ampio. L’alternativa oggi sarebbe altresì quella di un rinnovo della concessione attraverso procedure di gara previste ex lege.
L’Aip che rappresento, successivamente alla riunione presso Palazzo Chigi, ha ritenuto di ribadire la necessità di una decisione celere in merito che garantisca e possa incardinare in un processo attualmente unico possibile - al di là delle prospettive di cui si è scritto e parlato recentemente - la gestione delle opere di competenza del Servizio Idrico Integrato di proprietà delle amministrazioni comunali che saranno chiamate a decidere sugli esiti dell’affidamento oltre la presente concessione.
Appare, così, evidente la necessità di un’immediata apertura di due termini di confronto: il primo con la Regione in qualità di Soggetto Azionista di Acquedotto Pugliese, il secondo con i Comuni, di cui l’Autorità ne sintetizza la rappresentanza, ai quali spettano le decisioni sull’affidamento del Servizio. 
Impegno e lungimiranza dovranno accompagnare le future decisioni nel rispetto delle prerogative presenti e delle indicazioni di legge perché all’interno del Servizio Idrico Integrato i cittadini pugliesi possano continuare ad avere risposte in termini qualitativi e socio-economici".
 

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