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Un naso elettronico puntato sui depuratori, in grado di rilevare gli odori molesti e inviare la segnalazione in tempo reale a un database, che aggiorna una piattaforma web-gis di facile accesso per i cittadini. È l’innovativa esperienza tecnologica del progetto Aspidi in fase di attuazione presso l’impianto di depurazione di Monopoli, gestito da Acquedotto Pugliese.
Un rivoluzionario dispositivo tecnologico, destinato a modificare le modalità di gestione delle emissioni odorigene, grazie al monitoraggio continuo e alla sollecitazione di tutte le iniziative che saranno ritenute utili, sul piano strutturale e comunicativo, per garantire una migliore qualità della vita ai cittadini.

"Le sostanze odorigene emesse dagli impianti di depurazione, determinate da cause tecniche di diversa natura, possono limitare fortemente la fruibilità dei territori e la qualità di vita dei cittadini. Per ottimizzare le risorse economiche occorre adottare un approccio integrato che combini investimenti mirati e verifiche atte a rilevare l’effettiva sorgente delle emissioni odorigene, in modo da attuare azioni sinergiche a beneficio dell'ambiente e della vita delle comunità”, dichiara il Direttore Generale dell’Autorità Idrica Pugliese, Vito Colucci. “Nel Piano degli interventi relativo al quadriennio 2020-2023, per la riduzione delle emissioni odorigene dagli impianti di depurazione, l'AIP ha stanziato investimenti dedicati su 84 impianti per un importo di oltre 110 ml di euro. Allo stesso tempo, aderendo ad una richiesta della Regione Puglia, ha proposto di incentivare la ricerca e la sperimentazione sui sistemi di monitoraggio real-time degli odori, con l'obiettivo di quantificare l’impatto odorigeno in tempo reale ed individuare, tra potenziali fonti esistenti, la sorgente maggiormente impattante. In questo quadro si inserisce il progetto Aspidi che ha l'intento di offrire, con l'ausilio delle innovazioni tecnologiche, un prezioso servizio di segnalazione a disposizione dei cittadini per il controllo delle emissioni odorigene", conclude Colucci.
“Gli odori costituiscono un rilevante punto di attenzione da parte della popolazione”, spiega la Coordinatrice Industriale di AQP, Francesca Portincasa. “La sperimentazione presso il depuratore di Monopoli rappresenta un’ulteriore tappa del percorso avviato dalla nostra azienda per offrire risposte adeguate alle richieste dei cittadini e fugare ogni dubbio circa la corretta gestione delle opere. Un’altra significativa sperimentazione - prosegue Portincasa - nel campo del trattamento delle emissioni odorigine è quella pianificata insieme al Cnr presso l’impianto di Turi, che prevede un innovativo e naturale processo di trattamento dell’aria proveniente dalle zone più ‘odorigene’ dell’impianto, che viene reimmessa nelle vasche di ossidazione. AQP, in linea con le indicazioni di Arpa Puglia e le normative vigenti, per le stazioni più significative e con maggior impatto odorigeno adotta sistemi di coperture e di trattamento dell’aria esausta. Attualmente sono 122 gli interventi in corso, di cui 29 realizzati o ricompresi in interventi di adeguamento/potenziamento.”
Il “naso elettronico”, con gli obiettivi di ricerca e i metodi sperimentali che lo caratterizzano, è stato oggetto di un primo workshop a cui hanno partecipato tutti i referenti del progetto: Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese, Arpa Puglia, Università di Bari - Dipartimento di Chimica, Ordine degli Ingegneri, Dipartimento risorse idriche Regione Puglia, oltre ovviamente alle società T&A Tecnologia e Lab Service Analitica, sviluppatrici della sofistica apparecchiatura.
Ammesso al finanziamento del Bando Innolabs della Regione Puglia, Asse “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione”, azione “Promozione di nuovi mercati per l’innovazione”, Aspidi - Sistema Automatico Supportato dalla Popolazione per Identificazione dei Disagi da Immissioni Olfattive - (www.progettoaspidi.com) rappresenta una significativa novità sotto il profilo della “gestione ambientale” degli impianti di depurazione e del dialogo costante con i cittadini, in grado di conoscere minuto per minuto il livello di qualità dell’aria che respirano.
Un’importante novità, dunque, non solo sotto il profilo dell’innovazione tecnologica ma anche della qualità dell’ambiente e quindi del benessere delle comunità, uno degli assi principali dell’attività in cui è impegnato in questi anni Acquedotto Pugliese. Grazie al potenziamento e all’adeguamento tecnologico dei suoi 185 depuratori, sparsi su tutto il territorio regionale. Un imponente apparato strutturale, il cui riflesso più significativo, in termini di efficacia e rispetto per l’ambiente, sta nella qualità dei nostri mari, tra i più belli e puliti d’Italia.
Alla prima fase di sperimentazione del “naso elettronico” presso il depuratore di Monopoli, seguirà un’estensione dell’innovativa tecnologia presso gli impianti di depurazione di Polignano a Mare e Putignano.


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